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Regione Emilia-Romagna | Bando per l’innovazione e gli investimenti delle imprese dei settori del commercio, di vicinato e ambulante, del pubblico intrattenimento e dei pubblici esercizi, anche polifunzionali, nell’ambito del PR-FESR 2021-2027 - PRIORITÀ 1- scadenza 14 maggio 2024

[Commercio, Riqualificazione, Innovazione] Promosso da Regione Emilia-Romagna, il bando intende supportare - anche nell’ottica di un accrescimento della attrattività turistica e commerciale del territorio e di un rilancio dell’economia urbana - la riqualificazione delle imprese operanti nei settori del commercio, di vicinato e ambulante, del pubblico intrattenimento e dei pubblici esercizi, anche polifunzionali, favorendo la rigenerazione degli spazi e la realizzazione di investimenti atti a introdurre nuovi servizi e processi di cambiamento e di innovazione digitale e tecnologica necessari ad affrontare la trasformazione dei mercati nonché le nuove tendenze nei comportamenti dei consumatori.

A chi si rivolge

Soggetti, Enti, Organizzazioni private, iscritti nel Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (REA) delle CCIAA competenti per territorio, che svolgono, sia con le forme giuridiche tipiche delle imprese (soggetti iscritti nel registro delle imprese) che nelle forme diverse da queste ultime (soggetti iscritti nel REA ma non nel registro delle imprese, con esclusione delle persone fisiche) una delle seguenti attività:
- attività di commercio al dettaglio in sede fissa avente i requisiti di esercizio di vicinato ai sensi della vigente normativa (art. 4, comma 1, lettera d del D. Lgs. n. 114/1998);
- “Commercio al dettaglio ambulante”, mediante l’utilizzo di posteggio così come disciplinato dall’art. 2 della LR 12/1999 e s.m.i. Non sono ammesse le attività di commercio su aree pubbliche in forma itinerante di cui all’art. 3 della medesima norma;
- l’attività di “Discoteche, sale da ballo ed attività simili” regolarmente autorizzate all’intrattenimento
danzante dagli enti competenti ai sensi dell’art. 80 TULPS. Non sono ammesse le attività temporanee;
- l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande di cui agli artt. 2 comma 2, 7 comma 1 e 8 comma 1 della LR 14/2003. Non sono ammesse le attività di cui all’art. 2 commi 3° e 4° ed all’art. 4 comma 3 lett. a), b), c), d), f), g), h), i) della medesima legge;
- le attività, nella forma artigianale, di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, esclusivamente nel caso in cui l’impresa sia in intestataria anche di un titolo per l’esercizio di somministrazione alimenti e bevande, così come disciplinato dalla L.R. n. 14/2003 (con le relative esclusioni già elencate al punto precedente) o di titolo per l’attività commerciale di vendita in sede fissa di vicinato di prodotti alimentari così come disciplinato dal D. Lgs. n. 114/98.
Sono, altresì, soggetti beneficiari del bando gli “esercizi commerciali polifunzionali” già avviati ai sensi della DGR 2022/20218, limitatamente alle attività di commercio al dettaglio di vicinato e somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, con l’esclusione delle attività indicate nel comma 2, lettere a), b), c), d) e), f) dell’articolo 9 della suddetta legge regionale 14/99.
Non possono presentare domanda ed essere beneficiari dei contributi i soggetti operanti nel settore della produzione primaria di prodotti della pesca e dell’acquacoltura i soggetti operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli.

Cosa prevede 

Agevolazioni per interventi finalizzati, alternativamente o congiuntamente:
- all’allestimento, alla riqualificazione, alla ristrutturazione e ampliamento delle unità locali dove sono svolte le attività, a condizione che gli interventi edili riguardino una parte dell’immobile non superiore al 25% del volume complessivo dello stesso;
- all’innovazione gestionale, al miglioramento e/o ampliamento, anche tramite l’introduzione delle più
avanzate tecnologie digitali e informatiche, dei sistemi di vendita e dei servizi offerti.
Gli interventi:
- dovranno avere una dimensione finanziaria non inferiore a 20.000,00 euro, I.V.A. esclusa.
La dimensione minima dell’investimento per l’intero progetto dovrà essere mantenuta e assicurata anche in fase di rendicontazione delle spese sostenute per la sua realizzazione. Qualora a seguito delle verifiche, dovesse risultare che quelle effettivamente ammesse sono inferiori a tale dimensione minima, il contributo concesso sarà interamente revocato;
- non devono ricomprendere attività che sono parte di un’operazione oggetto di delocalizzazione in Emilia-Romagna o che costituiscono trasferimento di una attività produttiva in Emilia-Romagna da uno stato membro dell’Unione o da un’altra Regione italiana ai sensi degli articoli 65 e 66 del Regolamento UE n. 1060/2021;
- potranno essere avviati a partire dalla data di presentazione della domanda ed essere conclusi - salvo proroghe autorizzate - entro la data del 30 giugno 2025. 
Sono ammissibili a finanziamento le seguenti spese:
A. spese per opere edili, murarie e impiantistiche connesse agli interventi di riqualificazione,
ristrutturazione e/o ampliamento delle unità locali nelle quali si svolge l’attività; nella presente voce di
spesa possono essere comprese - nel limite del 10% delle opere edili, murarie ed impiantistiche - anche le spese per la progettazione e la direzione lavori;
B. spese per l’acquisto di macchinari, attrezzature e arredi funzionali all’esercizio dell’attività; per i soggetti che svolgono l’attività di commercio al dettaglio ambulante, in tale voce di spesa sono ricompresi i mezzi di trasporto (esclusivamente mezzi elettrici) e le attrezzature specifiche e funzionali allo svolgimento dell’attività;
C. spese per l’acquisto di hardware, software e servizi erogati nella soluzione cloud computing e SAAS (Software as a Service), di licenze;
D. spese per l’acquisizione di consulenze specialistiche per la realizzazione del progetto (escluse le
consulenze per la gestione della domanda). Tale spesa è riconosciuta nella misura massima del 30% della somma delle voci A), B), C) e comunque per un importo massimo di 20.000,00 euro;
E. oltre alle spese sopra indicate, sono riconosciute forfettariamente spese generali in misura pari al 5% della somma delle voci A, B, C e D, ai sensi dell’articolo 54, lettera a).
Tali spese non dovranno essere oggetto di rendicontazione.

Cosa offre

Contributo concesso nella forma del fondo perduto, nella misura massima del 40% della spesa ammessa e per un importo, comunque, non superiore a complessivi euro 70.000,00.
Nel caso di più domande presentate dallo stesso soggetto e riferite a unità locali diverse, la somma
complessiva dei contributi concedibili sulle domande presentate non potrà comunque superare la soglia massima di contributo di euro 70.000,00.
Pertanto, in tale circostanza specifica, la soglia massima di contributo pari a euro 70.000,00 è riferita al soggetto proponente e non al singolo progetto presentato.
I contributi previsti dal bando sono concessi nell’ambito del “Regime de minimis”, così come disciplinato dal Regolamento UE N. 2831/2023 della Commissione del 13 dicembre 2023.
I contributi previsti dal bando non sono cumulabili, per le stesse spese, con nessun altro contributo e/o agevolazione pubblica, anche nella forma del credito di imposta, fatta eccezione per le agevolazioni concesse sotto forma di garanzia dal Fondo Centrale istituito ai sensi la Legge N. 662/96, sempre che la somma complessiva dei contributi previsti nel bando e dei contributi sotto forma di garanzia non superi il valore totale dell’investimento agevolato.
Sono previste premialità secondo quanto dettagliatamente esposto nel bando.

Scadenza e modalità di presentazione

Le domande di contributo dovranno essere compilate, validate ed inviate alla Regione esclusivamente per via telematica, tramite l’applicazione web “SFINGE 2020”, le cui modalità di accesso e di utilizzo saranno rese disponibili sul sito internet della Regione al seguente indirizzo: http://fesr.regione.emilia-romagna.it, nella sezione dedicata al bando. Non saranno ammesse domande presentate con altre modalità.
Per l’accesso all’applicativo SFINGE 2020 dovranno essere utilizzati il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), la Carta di Identità Elettronica (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CSN) del rappresentante legale o della persona da questi delegata alla compilazione, validazione e trasmissione della domanda di contributo. 
Le domande di contributo dovranno essere trasmesse alla Regione dalle ore 10.00 del giorno 16 aprile 2024 alle ore 13.00 del giorno 14 maggio 2024. L’applicativo web SFINGE 2020 sarà reso disponibile a partire dalle ore 10.00 del giorno 15 aprile 2024 per la sola compilazione e validazione delle domande.
La Regione procederà alla chiusura anticipata della suddetta finestra temporale al raggiungimento di un numero massimo di 400 domande presentate.
La procedura di selezione delle domande sarà di tipo valutativo a sportello.

Link utili

D.G.R. n. 489/24

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