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Contributo alle imprese per promuovere l’acquisto e l’utilizzo di materiali e prodotti alternativi a quelli in plastica monouso - scadenza: in corso di pubblicazione

[Imprese, Sostenibilità] Promossa dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, la misura è stata definita con Decreto 4 marzo 2024, ai sensi dell’art. 4, comma 7, del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 196, assegnando criteri di priorità ai prodotti destinati a entrare in contatto con alimenti.

A chi si rivolge 

Imprese in possesso dei seguenti requisiti:
a) risultino attive, regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese;
b) risultino iscritte all’assicurazione generale obbligatoria o alle forme esclusive e sostitutive della
medesima oppure alla gestione separata di cui all’art. 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335;
c) non siano destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, comma 2, del decreto legislativo 8
giugno 2001, n. 231 e successive modificazioni e integrazioni, o si trovino in altre condizioni previste
dalla legge come causa di incapacità a beneficiare di agevolazioni finanziarie pubbliche o comunque a ciò ostative;
d) non sussistano nei loro confronti le cause di divieto, decadenza o sospensione di cui all’art. 67 del
decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159;
e) non si trovino in stato di liquidazione né siano soggette a procedure concorsuali con finalità liquidatoria.

Cosa prevede

Un contributo, sotto forma di credito d’imposta, per l'acquisto e l'utilizzo di prodotti della tipologia di quelli elencati nell’allegato, parte A e parte B, del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 196, che sono riutilizzabili o realizzati in materiale biodegradabile e/o compostabile, certificato secondo la normativa UNI EN 13432:2002.
Sono ammissibili a contributo le spese effettivamente sostenute nel corso delle annualità 2022, 2023 e 2024 e, comunque, dopo la data di entrata in vigore del decreto legislativo n196/2021.
In via prioritaria, sono ammesse al beneficio le spese sostenute per l’acquisto dei prodotti destinati a
entrare in contatto con alimenti. In via subordinata, possono essere ammesse al beneficio le spese relative all’acquisto dei prodotti di cui ai punti 1) e 6) dell’allegato, parte B, di tale decreto, nell’ipotesi di risorse residuali ancora disponibili dopo il soddisfacimento della copertura delle spese riferibili al primo periodo.
L’effettività del sostenimento delle spese oggetto di contributo, deve risultare da attestazione
resa dal presidente del collegio sindacale o da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali, o da un professionista iscritto nell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, o nell’albo dei periti commerciali o in quello dei consulenti del lavoro, ovvero dal responsabile del centro di assistenza fiscale.
Non sono ammissibili, ai fini del contributo di cui al decreto, le spese per l’acquisto di prodotti che, non
essendo utilizzate dall’impresa richiedente, si configurano unicamente come merce di rivendita operata da imprese del commercio.

Cosa offre 

Contributo, sotto forma di credito d’imposta, concesso nella misura del 20% delle spese sostenute e documentate, fino all’importo massimo annuale di euro 10.000 per ciascun beneficiario.
Nell’ipotesi in cui le agevolazioni complessivamente richieste eccedano i limiti, l’importo del credito
d’imposta concedibile a ciascun beneficiario è proporzionalmente ridotto, rispetto alla spesa sostenuta, al fine di garantire il limite della spesa autorizzata.
Il suddetto credito di imposta è alternativo e non cumulabile, in relazione a medesime voci di spesa, con ogni altra agevolazione prevista da normativa europea, nazionale o regionale.

Scadenza e modalità di presentazione

La domanda di accesso al contributo, deve essere presentata dal legale rappresenta, tramite la procedura informatica accessibile dal sito del Ministero www.mase.gov.it. Nella sezione news del sito saranno indicati i termini e le modalità di presentazione della domanda di contributo.
La gestione dell’istruttoria finalizzata alla concessione del contributo è svolta dal Ministero, che si avvale dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. - Invitalia.

Link utili
Decreto 4 marzo 2024

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