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GOLA (studio per piccolo gruppo di peccatori) - YOUNG ADULTS

  • When 07/02/2020 dalle 18:00 alle 20:00
  • Where Auditorium Spazio Binario
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Febbraio è dedicato a spettacoli e laboratori rivolti ai giovani della scuola superiore: venerdì 7 Febbraio 2020, alle ore 18.00 in Auditorium Spazio Binario va in scena 

GOLA (studio per piccolo gruppo di peccatori)
Durata 60 min’, teatro d’attore, dai 15 ai 19 anni.
Di Elena Galeotti, con Ilaria Debbi, Riccardo Marchi,Anteo Ortu. Luci Riccardo Marchi, scene Anteo Ortu,regia Elena Galeotti - CANTHARIDE

"Gli attori che partecipano al progetto sono giovani artisti ventenni. L’inizio è prima della gestione del teatro di Zola, prima che decidessimo di lavorare insieme in modo continuativo, prima di sapere che la vita ci avrebbe portati a collaborare per anni. L’arte teatrale ci ha permesso di esplorare i linguaggi espressivi di ciascuno per dare forma e far esplodere i pensieri. Provenienti da studi e interessi specifici differenti: pittura, musica, fotografia, teatro, ci siamo messi in cammino. Le nostre competenze si sono unite, è nato un lavoro interdisciplinare e si sono aperte strade, ci siamo posti mille domande. Il teatro ha accolto e spalancato nuove porte.

E’ un lavoro sulla fragilità umana, a confronto con loro, gli immortals, i giovani dall’ipertrofico presente.

Siamo partiti da alcuni piccoli capolavori di Raymond Carver, brevissimi racconti, illuminanti, surreali, famigliari e violenti al tempo stesso. È proprio Carver che ci ha fatto pensare a Gola.

Ci ha fatto pensare alla fatica di essere giovani, al desiderio di sballarsi, alla tentazione di farsi del male a causa del male, il male appunto, accettare il male senza pensare e desiderare di non risparmiarsi e di perseguire i propri ideali.

All’importanza delle parole."

Abbiamo cercato di riflettere sulla vita con spirito leggero.

Gola è un rito, da condividere con persone che abbiano voglia di ridere e commuoversi delle nostre umanità. In teatro abbiamo costruito un totem, un albero simbolico che si impone sul fondale a ricordarci quanto la natura sia più forte di ogni cosa e il paesaggio è il luogo dove si ritorna, proprio come nella ballata In the pines, lo struggente congedo di Cobain, dal suo più famoso concerto unplugged, in cui racconta la storia di un uomo che per amore si suicida lasciandosi travolgere da un treno e il suo corpo non venne mai ritrovato, rimase tra i pini.

E così, in una situazione contemporanea Carveriana, tre giovani innamorati della vita ma confusi dalla miseria e dall’ipocrisia galoppante che evitano a colpi di droghe e tanto vino, confessano la loro determinazione ad andare fino in fondo. il rito si compie in una notte d’estate perché il vuoto intorno rimbomba e l’unica possibilità è amare e stordirsi; vivere fa troppo gola.

Link utili 

www.spaziobinario.it  

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pubblicato il 2020/02/05 09:04:00 GMT+1 ultima modifica 2020-02-05T10:26:36+01:00

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