Sezioni

Sicurezza alimentare

Informazioni su alimenti, conservazione e altri aspetti utili a tutela della salute

Di cosa si tratta

Il termine sicurezza si può declinare in numerose voci tematiche, tutte importanti e, quindi, meritevoli di approfondimento perchè, complessivamente, illustrano regole e buone prassi che rendono ognuno di noi più consapevole dei comportamenti corretti da tenere a maggiore garanzia del nostro benessere.

La “sicurezza alimentare” è un tema sempre attuale, soprattutto in un Paese come l’Italia che vanta da sempre un’importante quanto rinomata tradizione in tale settore.

La nostra salute in tale ambito comincia prima di tutto da una corretta gestione della catena alimentare all’interno della quale anche noi consumatori dobbiamo adottare corrette precauzioni in fase di acquisto, trasporto, preparazione e consumo del cibo.

Seguire alcune semplici ma importanti regole quando si acquistano, si conservano e si consumano alimenti, garantisce una maggiore sicurezza su ciò che mangiamo.

Quali sono le buone pratiche da seguire?

Quando fai la spesa.....

Sicurezza alimentare: corsia di un supermercato

  • non spezzare la catena alimentare e porta subito a casa la tua spesa: occorre evitare di lasciare le borse della spesa in auto perché il trasporto dei cibi dal negozio a casa deve avvenire il più velocemente possibile;
  • non interrompere la catena del freddo: questa catena assicura la giusta temperatura di conservazione dei cibi in tutte le fasi che vanno dalla produzione al consumo. Ogni consumatore deve, quindi, cercare di non interromperla, per esempio utilizzando contenitori termici per gli alimenti facilmente deperibili che, se non conservati in modo corretto, possono essere nocivi;
  • per evitare sbalzi di temperatura importanti, acquista i cibi refrigerati, surgelati e congelati al termine del tuo giro della spesa e utilizza i sacchetti termici;
  • fai attenzione quando scegli prodotti refrigerati, surgelati o congelati: le confezioni non devono essere coperte di brina, di ghiaccio o risultare bagnate; devono essere conservate in modo corretto e, nei banchi di vendita, alle opportuna temperature (per i prodotti refrigerati
  • come il latte fresco da + 0 a + 4 gradi; per i surgelati a temperature inferiori ai -18  gradi; per i congelati a temperature tra i -7 e i -12 gradi)
  • controlla sempre le confezioni e il loro stato: devono essere integre e intatte; evita scatole o barattoli gonfi, uova con gusci non integri, prodotti che presentano una seppur minima traccia di muffa, bevande poste vicino a fonti di calore
  • leggi sempre con attenzione le etichette: rappresentano una importante fonte di informazione a tutela del consumatore. L’etichetta deve essere ben visibile, chiara, leggibile e indelebile e consente
  • al consumatore: a) di essere informato sul prodotto b) di poter scegliere in modo consapevole un prodotto anche rispetto alle sue esigenze personali c) di fare una corretta valutazione del rapporto qualità/prezzo 

Quando sei a casa.....

E’ importante seguire alcune semplici regole che possono proteggerci dalle contaminazioni microbiche e dalle malattie a trasmissione alimentare che possono provocare.

  • Il calore riduce il pericolo di germi patogeni veicolati da alimenti, ma occorre fare attenzione ai tempi di cottura; i cibi cotti vanno di norma consumati immediatamente dopo la cottura. Quando ciò non è possibile è necessario conservarli in frigorifero per un periodo limitato oppure, se intendi consumarli dopo un lungo periodo è preferibile surgelarli;
  • non mettere cibi ancora caldi in frigorifero, ma falli prima raffreddare
  • non consumare latte crudo senza averlo prima portato a ebollizione
  • assicura sempre pulizia e igiene in cucina: lava accuratamente le verdure, lava e asciuga bene le mani prima di manipolare qualsiasi alimento; lava e asciuga con cura tutti gli utensili e le superfici usate per la preparazione dei cibi prima di riutilizzarli per altri prodotti alimentari; lava periodicamente il frigorifero; lava e cambia frequentemente tovaglioli e strofinacci

Il frigorifero....

Il freddo è un prezioso alleato per conservare gli alimenti. E’ però, al tempo stesso, importante curare l’igiene del nostro frigorifero e mantenerlo privo di accumuli di ghiaccio sulle pareti. Anche in questo caso vi sono alcune semplici e piccole regole che è opportuno seguire per la nostra salute e sicurezza alimentare:

  • non riempirlo troppo altrimenti si rischia di alterarne la ventilazione e il processo di raffreddamento; mantieni una temperatura interna attorno ai 4 - 5 gradi;
  • non riporre alimenti a contatto con la parte posteriore perchè è bagnata e coperta di brina;
  • non lavare frutta e verdura prima di metterla in frigo: l’aumento di umidità favorisce la crescita di muffe e batteri;
  • conserva gli alimenti ben chiusi e separati in frigorifero; evita di conservare alimenti crudi e cotti nello stesso contenitore, ma tienili sempre separati per evitare eventuali contaminazioni; 
  • la zona più fredda del frigorifero è quella più bassa, subito sopra il cassetto delle verdure, mentre la parte meno fredda è quella laterale, dello sportello; il libretto delle istruzioni di ogni frigorifero illustra in maniera precisa le modalità più corrette di gestione degli spazi interni;
  • ogni alimento ha la sua “temperatura di conservazione”: carne e pesce devono essere riposti nella zona più fredda; la parte centrale è adatta per uova, latticini, dolci a base di creme e panna, nel cassetto posto nella parte inferiore vanno conservate frutta e verdure;
  • pratica sempre la FIFO (First In First Out) in pratica “chi prima entra prima esce”; per facilitare questa buona pratica, abituati a riporre gli alimenti acquistati recentemente sotto o dietro quelli già presenti in frigorifero.

Occhio all’etichetta

Quali informazioni ci deve fornire l’etichetta posta sui prodotti alimentari e quali informazioni vi possiamo leggere? Di seguito, indichiamo le principali voci e il loro significato:  

Denominazione di vendita: è il nome del prodotto, che deve corrispondere a quello prescritto dalla legge (es.: marmellata di albicocche; confettura di lamponi, ecc.).
Elenco ingredienti: è l’elenco di tutte le sostanze contenute (inclusi additivi e aromi) impiegate per la preparazione di un prodotto alimentare; gli ingredienti vengono riportati in ordine decrescente, in pratica il primo ingrediente indicato è quello presente in maggiore quantità. Gli additivi non sono ingredienti e non hanno un valore nutrizionale; sono sostanze estranee aggiunte intenzionalmente per preservare i cibi o conferire caratteristiche gradite al consumatore. La lettera “E” indica che l’additivo usato è riconosciuto e permesso nei Paesi dell’Unione Europea (UE). Le etichette devono anche indicare ingredienti o coadiuvanti che possono provocare allergie o intolleranze (anche se solo in tracce).
Lotto: identifica l’unità di vendita di alimenti prodotti e confezionati in circostanze identiche; deve consentire di risalire all’unità di produzione; consiste in una sequenza di caratteri alfanumerici preceduti dalla lettera “L”.  
Termine minimo di conservazione: tale termine viene indicato con l’espressione “Da consumarsi preferibilmente entro il...” e indica il tempo minimo entro cui il prodotto mantiene le sue specifiche proprietà, in adeguate condizioni di conservazione. La data può essere indicata in tre modi diversi: a) senza indicare l’anno se il prodotto è conservabile almeno 3 mesi (es.: 6 giugno); b) senza indicare il giorno per i prodotti conservabili fra i 3 e i 18 mesi (es.: gennaio 2016); c) senza indicare giorno e mese per i prodotti conservabili oltre i 18 mesi (es.: entro il 2017); 
Data di scadenza: è la data entro cui il prodotto va conservato. Viene usata per i  prodotti facilmente deperibili sotto il profilo microbiologico e con durata non superiore ai 30 giorni. La data indica il termine massimo oltre il quale il prodotto non può essere mai presente nel banco di vendita. L’etichetta, inoltre, contiene tante altre importanti informazioni, quali: le modalità di conservazione o utilizzo (obbligatorie solo se è necessaria l’adozione di particolari accorgimenti), il responsabile commerciale e la sede dello stabilimento di produzione, l’origine e la provenienza; la tabella nutrizionale.  
Importanti, infine, anche le diverse sigle che possono essere presenti, quali IGT (indicazione geografica tipica), DOC (denominazione di origine controllata), DOCG (denominazione di origine controllata e garantita) oppure marchi quali DOP (denominazione di origine protetta), IGP (indicazione geografica protetta) o altri marchi che contraddistinguono alimenti biologici o privi di glutine e quindi adatti ai celiaci.

Valuta questo sito