Criteri e modalità per l’erogazione dei contributi alle imprese operanti nei servizi di ristorazione collettiva - scadenza 20 giugno 2022
A chi si rivolge
Imprese operanti nei servizi della ristorazione collettiva che, nell’anno 2020, hanno subito una riduzione del fatturato non inferiore al 15 (quindici) per cento rispetto al fatturato del 2019. Le imprese devono avere un contratto con un committente, pubblico o privato, per la ristorazione non occasionale di una comunità delimitata e definita (ad esempio ristorazione per scuole, uffici, università, caserme, strutture ospedaliere, assistenziali, socio-sanitarie e detentive); devono, alla data della domanda, rispondere ai seguenti criteri:
a) risultare regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;
b) avere sede legale o operativa ubicata sul territorio nazionale;
c) presentare un ammontare dei ricavi nell’anno 2019 generato per almeno il 50 (cinquanta) per cento dai corrispettivi per i contratti di cui sopra;
d) non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
e) non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019. Questa condizione non si applica alle microimprese e piccole imprese, a condizione che non abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o aiuti per la ristrutturazione.
Cosa prevede e cosa offre
Contributo a fondo perduto determinato in funzione del numero di lavoratori dipendenti con contratto di lavoro in essere alla data del 31 dicembre 2019, nei limiti, in ogni caso, dei massimali di aiuto previsti dalla disciplina in materia di aiuti di Stato applicabile.
Scadenza e modalità di richiesta
Le imprese in possesso dei requisiti presentano all'Agenzia un’apposita istanza, esclusivamente in via telematica, attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate.
Domande dal 6 giugno e fino al 20 giugno 2022.