Bando miele - scadenza 30 aprile 2021

A chi si rivolge 

Ai soggetti individuati all’art. 3 del decreto ministeriale del 2 luglio 2020, n. 6987:
a) istituti di ricerca pubblici, università, organismi di diritto pubblico e soggetti a prevalente partecipazione pubblica;
b) Associazioni, fondazioni, consorzi, società, anche in forma cooperativa di imprese individuali;
c) Un’aggregazione anche temporanea, di due o più soggetti individuati alla lettera A e alla lettera B.

Cosa prevede e cosa offre

A) Progetti straordinari di rilievo nazionale di ricerca e sperimentazione finalizzati al sostegno e al miglioramento della produzione.
B) Progetti sperimentali di rilievo nazionale finalizzati alla composizione di prodotti assicurativi per la gestione sostenibile del rischio del settore apistico. (previsto un solo progetto vincitore).
C) Progetti straordinari di rilievo nazionale di promozione istituzionale finalizzata alla valorizzazione del miele come alimento naturale. 
La valutazione dei progetti - considerato come preminente il particolare rilievo ambientale, economico, sociale e occupazionale in ciascuna delle linee d’azione - terrà conto delle seguenti caratteristiche:
a. Grado di innovazione in relazione all’oggetto, alla tecnologia utilizzata o ad altri aspetti connessi alla finalità del finanziamento;
b. Concreta applicabilità del progetto, anche in relazione ad una o più categorie di destinatari finali;
c. Potenziale impatto sul settore apistico;
d. Esperienza del soggetto partecipante nel settore di pertinenza del progetto e, nel caso di aggregazione, da parte di almeno un componente dell’aggregazione stessa;
e. Percentuale di cofinanziamento del progetto da parte del soggetto proponente.
Non possono essere finanziati progetti già assegnatari di altri finanziamenti pubblici.
Sono ammissibili al finanziamento le spese coerenti e direttamente funzionali alla realizzazione del progetto.
Nel limite previsto all’art. 1, comma 2 del bando, il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili, compresa una quota di spese generali non superiore al 5%.